(Parigi 1901- Saint Hilaire 1990) scrittore francese. Partecipò dapprima al movimento surrealista. Simulacro (Simulacre, 1925, nt) è la sua prima raccolta di versi; Aurora, del ’26-27, ma edito solo nel ’39, il suo primo romanzo. Conosciuto G. Bataille, rotti i rapporti coi surrealisti, L. partì nel ’31 per l’Africa e iniziò la sua attività di etnologo (più tardi sarà nelle Antille, in Cina, a Cuba). Frutto di tali interessi sono i saggi L’Africa fantasma (L’Afrique fantôme, 1934), Razza e civiltà (Race et civilisation, 1951), Cinque studi di etnologia (Cinq études d’ethnologie, 1969, nt). Lavorava intanto, a Parigi, al Musée d’ethnographie e si accostava all’insegnamento di M. Mauss, mentre la collaborazione con Bataille e con R. Caillois al Collège de sociologie lo portava a nuove e originali sperimentazioni letterarie, specie sul versante narrativo-autobiografico. Dopo il saggio Il sacro nella vita quotidiana (Le sacré dans la vie quotidienne, 1938, nt), L. avviò un’acuta analisi di ossessioni e di interiori mitologie: Età d’uomo (Âge d’homme, 1939, ripubblicato nel ’46 con il saggio La letteratura considerata come una tauromachia, De la littérature considérée comme une tauromachie), Notti senza notte e giorni senza luce (Nuits sans nuit et jours sans jour, 1945) e, soprattutto, il ciclo La regola del gioco (La règle du jeu), suddiviso in quattro volumi dai titoli intraducibili: Biffures (1948), Carabattole (Fourbis, 1965), Fribilles (1966, nt), Frêle bruit (1976, nt). Pubblicò inoltre uno studio su Manet (Il nastro al collo di Olympia, Le ruban au cou d’Olympia, 1981, nt), il saggio sulla semantica Linguaggio, beccheggio (Langage, tangage, 1985, nt), e ancora Onde (Ondes, 1987, nt), Sul rovescio delle immagini (Au verso des images, 1980) fino all’autobiografico Con gran strepito (A cor et à cri, 1988, nt). Nel 1992 apparve, postumo, il suo Diario (Journal 1922-1989). Redattore per qualche tempo, a fianco di Sartre, della rivista «Les Temps modernes», L. recuperò, attraverso una strenua disarticolazione del linguaggio, e su percorsi di assoluta originalità, spazi segreti di interiorità e di memoria.